La storia di Creo tour operator è nota. È la start-up nata maggiorenne: niente carichi pregressi, niente voucher o conti in sospeso, limpida come un neonato. Però con un patrimonio di esperienza che nella squadra di decollo totalizza quasi un secolo, e serve tutta per ‘fare futuro’ a partire da una rete solida e collaudata di relazioni industriali, in tutto il mondo.
“Credevamo di averle viste tutte – dice Anya Bracci, direttrice commerciale, in diretta da Pesaro insieme a Luigi Leone, direttore del prodotto – l’11 settembre e tanti altri shock epocali. Mancava la pandemia, la madre di tutti i disastri, che ha sconvolto tutto”.
Per l’appunto in piena pandemia è nato Creo, il nuovo tour operator di FJ srl, la società fondata da Fabrizio Imperatori e Jury Truffelli, specialisti di lungo corso in finanza e controllo, che hanno subito coinvolto Bracci e Leone.
“Alla base ci sono la stima e la fiducia reciproca cresciute in anni di lavoro insieme – dice Bracci – che nel nostro mestiere sono già un plus competitivo”. Non è l’unico naturalmente, all’attivo di Creo.
Cos’è che vi rende forti?
Bracci. Per cominciare i rapporti con i fornitori, costruiti in una lunga storia di dimensione industriale. Sono relazioni personali e professionali molto solide, e nel nostro lavoro le persone contano. Siamo stati accolti con calore: sanno chi siamo e investono su di noi.
Leone. La lunga specializzazione nel tailor made, all’antica e al millimetro, ora che la personalizzazione è un plus richiestissimo. Su una gamma di mete molto ampia e varia che conosciamo a fondo. Il tutto a tariffe da volumi industriali anche se siamo una piccola start-up.
Modello di business?
Leone. Tour operator classico in filiera, lavoriamo solo con le agenzie. Preventiviamo al telefono in diretta. Ci possono chiamare di fronte al cliente, dimostrando di avere credito e supporto da un fornitore agile e competente. Un plus non scontato negli ultimi anni.
Mercato di riferimento? Su quali mete…
Bracci. Gamma medio alta, solo con la linea. Pacchetto medio al momento intorno ai 3.500 euro per persona.
Leone. Offriamo un lungo raggio importante: sugli Usa siamo molto forti. Ma anche sul Medio Oriente con gli Emirati, una bellissima Giordania appena si potrà di nuovo. Sta andando bene il Dubai secco, oltre che coordinato con Abu Dhabi, con le estensioni su Maldive e Oceano Indiano. Poi Polinesia e Pacifico e finalmente riapre l’Australia il 21 di febbraio, invece che a maggio come pareva. C‘è anche il nostro Sudamerica, con l’ingresso di molte mete in lista D.
Politica commerciale?
Bracci. Commissioniamo tutto, anche i voli, le esperienze, i pranzi e le cene, le quote di iscrizione. È una scelta che semplifica il lavoro e fa crescere la fiducia tra operatore e agenzie, che così vendono di più e meglio.
Leone. È anche una scelta sostenibile, lo sappiamo bene noi che con il controllo e l’amministrazione abbiamo sempre lavorato in stretta sinergia. Tra breve partirà anche la formazione online per le agenzie.
Altri plus?
Bracci. Per ogni pratica confermata regaliamo un’esperienza a destinazione, qualcosa che vale intorno ai 50 dollari per persona, è un pensiero di qualità. I soliti gadget hanno stancato, la valigia o la sacca non hanno più senso. Mentre una bella cosa vissuta insieme crea gioia e bei ricordi. Che so… a Dubai la crociera nella marina con cena a bordo, a New York il biglietto per il Top of the Rock, in Polinesia il tour di Moorea in 4X4.
Approccio ai network?
Bracci. Stiamo avviando la collaborazione grazie a Federico Pica, appena entrato in squadra con una notevole esperienza sul segmento. Ci piace collaborare con i marchi in crescita, Lab Travel, Agenzia per Amica, Giramondo… Ma ci stiamo avvicinando ad altre realtà più strutturate. Lavoriamo con tutti, non abbiamo preclusioni. Siamo un’alternativa di prodotto utile per tutti.
Struttura tecnologica?
Leone. La piattaforma per ora è una vetrina, con tutto il prodotto presentato in area riservata per il trade. Da aprile sarà interattiva, con un nuovo layout più user friendly per creare preventivi di massima, anche i clienti potranno stimare i costi a grandi linee. Ma l’operazione si conclude sempre e solo direttamente con noi.
Come vi ha accolti il trade?
Bracci. Sono stati tutti sorpresi, e molto contenti. E’ stato un bel ritrovarsi, che si traduce in fatturati. Abbiamo aperto le vendite a metà ottobre, novembre era andato alla grande…poi un dicembre a dir poco sfidante. Ma abbiamo ottime coperture assicurative, da Toys con Unipol. E si va avanti.
Allora le agenzie non sono in estinzione? Come sta andando?
Bracci. Altro che estinzione, abbiamo agenzie che stanno facendo già ora numeri molto vicini a quelli del 2019, ne vediamo che cercano personale. E molti clienti che viaggiavano per proprio conto ora si sentono più tranquilli con l’assistenza di un’agenzia.
Leone. Le imprese forti e ben strutturate sono in ripresa, altre si stanno riorganizzando magari in un nuovo assetto. Molti agenti sono tornati a fare gruppi e ad accompagnarli. Il nostro non è solo un atto di fede, la professione cambia, ma non è affatto finita.
Cosa vi piace di più in questa nuova impresa?
Bracci. Semplificare, rendere facile anche l’estrema complessità. È produttivo e molto gratificante.
Leone. È anche bello mantenere tutti i giorni la promessa fatta alle agenzie: noi ci siamo, quando serve noi ci siamo per davvero.
Siete ancora in quattro?
Bracci. Certo che no! Ora siamo tredici, inclusi due promotori commerciali. Siamo una squadra molto motivata e stiamo bene insieme. Investiamo perché pensiamo in grande, siamo solo all’inizio.
Infine basta cliccare questo link per vedere chi sono i primi 13 professionisti in squadra con Creo.
(Marina Firrao)