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Partenza ogni mercoledì
GRUPPO DI MASSIMO 31 PARTECIPANTI
Viaggio accompagnato di 13 giorni
Visite collettive con guida locale parlante italiano.
Partenza con volo di linea per Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo all’aeroporto di Bangkok e trasferimento in hotel. Giornata libera a disposizione per attività facoltative o per il relax. Pernottamento in hotel.
Colazione e partenza per un’escursione per l’intera giornata ad Ayutthaya. Questa magnifica città era un tempo regina indiscussa dell’intera penisola indocinese. Varie rovine delle costruzioni dell’antica città sorgono oggi nel cuore del nuovo insediamento urbano. Tra le più mastodontiche ed appariscenti è il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi. L’attiguo Wat Mongkhon Bophit cela una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni. Una delle rovine più note ai turisti internazionali è il Wat Mahathat. La testa in pietra di una statua sacra distrutta durante l’invasione birmana è infatti oggi intrappolata tra le radici di un grande salice e costituisce il punto più fotografato di Ayuttaya. Dal punto di vista architettonico questa rovina è invece importante per appartenere al primo periodo stilistico ispirato al “Phrang” Cambogiano di Angkor. È infatti una delle costruzioni più antiche di Ayuttaya e databile all’inizio del XIV secolo. Un tempo era sicuramente una delle più sacre in quanto custodiva reliquie del Buddha. Si Prosegue poi per la località di Nonthaburi sulle rive del fiume Chao Praya e imbarco a bordo della Pearl Cruise. Buffet lunch a bordo e navigazione di rientro a Bangkok che si estenderà per circa due ore. All’arrivo, trasferimento all’hotel di Bangkok fornito dalla compagnia di navigazione.
Colazione e trasferimento in aeroporto per il volo per Chiang Mai. All’arrivo, trasferimento in hotel, tempo libero a disposizione per esplorare la città in autonomia o per il relax. Pernottamento.
Colazione in hotel e partenza per le visite. Oggi si esplora la città di Chiang Mai a piedi. Gli spostamenti tra l’hotel e le aree visitate avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng”, piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico. Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping, per raggiungere un quartiere abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti. Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita, caratteristiche sono le bancarelle delle tribù che provengono dalle montagne circostanti per vendere i loro prodotti. Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che sarà attraversato fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico che sarà raggiunto ancora a bordo dei ‘Rot Daeng’. Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti a base della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica. Si partirà dal Wat Phantao, tra i più bei edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dove al centro si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Qui si trova invece il complesso del Chuan Chom. Rientro in hotel al termine del walking tour. Cena libera. Pernottamento in hotel.
Colazione e partenza per le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale, dar loro del cibo o entrare a stretto contatto con gli stessi durante il bagno nel fiume. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza ed impartiscono spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita. Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao. Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da genti di varie etnie. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. Il pomeriggio viene trascorso esplorando alcuni di questi villaggi a contatto con le etnie locali. Cena e serata libere. Pernottamento a Chiang Dao.
Colazione e partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano di giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. Qui faremo provviste di carni, verdure e varie spezie, quante ne bastano per sfamare le 120 piccole bocche che animano una scuola-orfanotrofio sperduta in un angolo remoto del massiccio ed incastonata tra alte vette sommerse dalla jungla più fitta. È una scuola molto povera che riceve poche sovvenzioni dalle amministrazioni pubbliche. Raccoglie in maggior parte gli orfani o i figli delle famiglie più povere dei vicini villaggi tribali ed include l’asilo, le elementari e le scuole secondarie. Con le nostre provviste, oggi alla scuola sarà giornata di gran festa. I partecipanti si potranno dividere i compiti per aiutare la cuoca. Alcuni taglieranno le verdure e le spezie, altri le carni ed altri ancora aiuteranno ai fuochi. I bambini, prima di entrare nel refettorio si muniscono di un grande piatto di ferro multi-portata diviso in vari scomparti e si dispongono in fila Indiana, in rispettoso silenzio. Le tavolate hanno lunghe panche su ognuna delle quali trovano posto sei bambini su ogni lato. Se lo desiderano, i partecipanti potranno mangiare assieme ai bambini oppure sarà possibile pranzare in ristorante locale. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari. Ultimo trasferimento di giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Sistemazione in informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato. Cena libera, serata libera. Pernottamento a Thaton.
Colazione in hotel e a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi sul fiume Maekok. A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, oggi si incontrano anche i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè Oulong cinese. Si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio creando un effetto visivo di forte effetto. Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre sopra il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine. Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong. Al termine si raggiunge l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere. In serata, cena a base di street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai. Pernottamento all’Ahsa Farmstay.
Colazione tribale al farmstay a base di ‘mattoncini di sticky rice’ e uova nella foglia di banano grigliati, oltre a varie altre prelibatezze locali. A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione. Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso. Nelle prime ore del pomeriggio a scelta dei partecipanti relax oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha. Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa informale cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi. Cena a base delle pietanze preparate e secondo pernottamento al farmstay.
Colazione e in mattinata si raggiunge Triangolo d’Oro, il punto geografico posto lungo le acque del fiume Mekong dove la Thailandia incontra il Laos e la Birmania. Si visiterà il locale museo che ripercorre la storia della coltivazione del papavero e della produzione dell’oppio. Il punto d’incontro dei fiumi sarà ammirato dalla sommità della collina che ospita l’antico luogo di culto oggi noto come Phrathat Doi Pu Khao. Da qui si costeggia quindi il grande Mekong in direzione Est. Alla propria sinistra si potranno ammirare panoramiche sulle montagne laotiane. Arrivo a Chiang Saen dove oggi si trova uno dei più grandi e ricchi mercati permanenti della regione. Si giunge quindi ad un villaggio di etnia Thai Leu dove le donne anziane ancora sono dedite all’antica e tradizionale arte della tessitura, che praticano con grandi e rudimentali telai in legno. Il ricamo Thai-Leu è considerato uno dei più pregiati nonché uno dei più difficili da realizzare. La maggioranza delle donne lavora indipendentemente nelle proprie case ma per le più povere e bisognose, una sorta di consorzio locale mette a loro disposizione i telai appartenenti alla comunità e che si trovano nel locale centro di tessitura. Qui con un po’ di fortuna se ne potranno ammirare in folto numero contemporaneamente al lavoro. Per le loro produzioni, le donne Thai-Leu coltivano in proprio il cotone necessario. Le piantagioni sono dislocate dietro al villaggio. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio si rientra verso la città di Chiang Rai e prima di rientrare in hotel si potrà effettuare un’ultima tappa all’appariscente Wat Rong Seua Ten, o “Tempio Blu”, opera contemporanea dell’artista Putha Kabkaew ed allievo del maestro Chalermchai. Effetti psichedelici, colossali statue raffiguranti inquietanti “Yak”, i demoni buddisti, e animali mitologici quali il “Makara”, catturano l’attenzione del visitatore. Rientro in hotel. Cena libera e pernottamento a Chiang Rai.
Colazione in hotel e visita del tempio bianco realizzato in arte moderna-Thai lanna dall’eclettico maestro Chalermchai. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne fanno oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali. Nella tarda mattinata si giungerà a Chiang Mai, l’antica capitale del regno Lanna e oggi città principale del Nord della Thailandia. All’arrivo, visita ad un moderno centro di produzione degli ombrelli di carta nonché ad un centro artigianale della seta, altro prodotto tipico di Chiang Mai. Pranzo in ristorante locale. La città di Chiang Mai è adagiata su di una larga vallata delimitata ad est dall’imponente monte Doi Suthep che sale fino a 1600 metri di altezza. È qui che si salirà nel pomeriggio per raggiungere uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero paese: il Wat Phrathat Doi Suthep, edificato a oltre 1000 metri di altitudine. La leggenda racconta che il luogo della sua costruzione venne indicato dall’errare di un mitologico elefante bianco che sul suo dorso trasportava una sacra reliquia del Buddha. La reliquia venne sepolta dove oggi si trova l’imponente Chedi dorato al centro del santuario, una delle immagini religiose più ricorrenti della Thailandia. Dopo la visita, arrivo in hotel a Chiang Mai. Cena libera, pernottamento in hotel.
Colazione e trasferimento per il rientro in Italia. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo in Italia e fine dei servizi.
Ci occuperemo di tutto, insieme